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La città di Bari è il capoluogo dell'omonima provincia e della regione Puglia.

Seconda metropoli del mezzogiorno d'Italia, è nota soprattutto come città portuale ed universitaria, oltre che per essere la città nella quale riposano le reliquie di San Nicola.
Situata sul mar Adriatico, è al centro della propria provincia, a metà strada tra quella di Foggia e quella di Brindisi.

Il territorio comunale è prevalentemente pianeggiante e si dispone lungo la costa per una lunghezza di 42 chilometri, fra i comuni di Giovinazzo, a Nord, e di Mola di Bari, a Sud.

Nella porzione centrale il territorio comunale si estende verso l'entroterra per alcuni chilometri, fino ai centri di Bitritto, Modugno e Bitonto, incontrando i primi pendii della Murgia barese.

La conformazione della città viene spesso descritta come un'aquila con le ali spiegate, la cui testa è formata dalla piccola penisola sulla quale pare sia nato il primo nucleo urbano, Bari vecchia.

Cenni storici

Il toponimo deriva dalla forma messapica baorra, casa, riparo, castello.

Gli abitanti si chiamano Baresi. Popolata, nel sito dov'è la città vecchia, fin dall'età del bronzo, fu abitata dai Peucezi e conquistata, nel III secolo a.C. dai Romani, che, in epoca imperiale, la vollero municipio.

Sede episcopale dal 300, dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, fu vittima delle scorrerie dei barbari.

Nell'847 fu sede dell'emirato di Kalfun e, per due decenni, conobbe un felice periodo di espansione.

Fu contesa da Longobardi, Saraceni (memorabile l'assedio del 1003, sbaragliato grazie all'intervento di Venezia) e Bizantini, che vi insediarono il Catapano e, nonostante l'insofferenza della popolazione e la rivolta scatenata da Melo nel 1009, governarono fino al 1071 quando, con Roberto il Guiscardo, giunsero i Normanni.

Sedici anni dopo, il 9 di maggio, approdarono nel porto, trafugate a Myra (Turchia) da 62 marinai baresi a bordo di tre imbarcazioni, le spoglie di San Nicola, il più prestigioso santo taumaturgo dell'Oriente.

Il 25 aprile del 1813, con Gioacchino Murat, fu posta la prima pietra dell'espansione cittadina al di fuori delle mura medioevali ("borgo nuovo", o "borgo murattiano"), caratterizzato dal tracciato ortogonale delle vie. La popolazione crebbe rapidamente dagli allora 18.000 abitanti ai 94.000 dell'inizio del XX secolo: divenuta capoluogo di provincia, vi trovarono sede edifici e istituzioni pubbliche (Teatro Piccinni, la camera di commercio, l'Acquedotto pugliese, il Teatro Petruzzelli, l'Università degli Studi) e la casa editrice Laterza.

Durante il ventennio fascista fu costruito il lungomare monumentale ed inaugurata la Fiera del Levante, con la quale prese vita il disegno di "Bari porta d'oriente", consacrato negli anni recenti dal ruolo di "European gateway" assegnato dall'Unione Europea.

A metà del XX secolo la città si era espansa ulteriormente, in modo disordinato, giungendo a sfiorare i 400.000 abitanti negli anni settanta e ottanta.

Alle porte del 2000 il centro storico viene ristrutturato e restituito a nuova vita, mentre si avvia al termine un profondo rinnovamento infrastrutturale che coinvolge porto, aeroporto, interporto e ferrovia


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