Molfetta è una cittadina costiera, sorta sull'isoletta Sant'Andrea e il mare ne ha cartterizzato sin dalle origini la vita e lo sviluppo, tanto da farla diventare uno dei porti pescherecci d'Italia. L'attività lavorativa si basa sull'agricoltura (frutta, ortaggi, uva, mandorle, olive), sulle industrie cantieristiche, enologiche, del cemento, del metallo, dei laterizi, olearie, delle paste alimentari e sulla pesca.

Cenni storici

Il nome della cittadina deriva dal termine diffuso nel Meridione in epoca medioevale "malf", che significa cavità, con riferimento forse al Pulo, sorta di concavità abitata in epoca preistorica.
Nel Medioevo la città assunse il nome di Melphicta. Gli abitanti si chiamano Molfettesi.
Le sue origini risalgono al Neolitico, precisamente tra la fine del VI e la metà del III millennio a.C. Intorno al VII sec. a.C. iniziò la migrazione di colonie greche verso i territori costieri dell'Italia Meridionale. Secondo la tradizione Molfetta fu fondata da una delle tante colonie provenienti dall'Illiria, che col tempo si fuse con la popolazione indigena. In epoca romana Molfetta era una civitas, cioè una città autonoma e repubblicana. Secondo alcuni studiosi, in questo periodo, la città si sarebbe chiamata Respa, dalla contrazione della parola latina Respublica; secondo altri, invece, il nome Respa, più che denominazione della località, si riferirebbe alla forma di governo autonoma e repubblicana della città.